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Campo Sorbo cambia volto, summit tra sindaco e residenti

SANTA MARIA CAPUA VETERE (Antonio Tagliacozzi) Buone nuove per i residenti del quartiere Campo Sorbo, da oltre un trentennio al centro di polemiche e promesse che si avvia ad una soluzione definitiva del suo tormentato percorso.

Infatti, domani tre febbraio alle ore quindici il sindaco Antonio Mirra nell’aula consiliare incontrerà i residenti di Campo Sorbo per comunicare gli enormi passi avanti fatti per trasformare il degradato sito in uno dei rioni residenziali della città più moderno e vivibile ed a misura d’uomo. Infatti, per la riqualificazione della zona degradata di “Campo Sorbo” è stato aggiudicato l’appalto dei lavori per circa un milione e mezzo di spesa.

La gara è stata aggiudicata alla società “Maredil” di Maria Cristiano di Casal di Principe con un ribasso del 39,149 punti percentuali precedendo una ditta di santa Maria, la Edilsaf che aveva proposto un ribasso di poco superiore al 36 per cento. Sulla base di questi ribassi si è registrata una economia di spesa di circa un milione e 570 mila euro che sarà destinato ad altre opere pubbliche.

Quindi, dopo oltre quaranta anni qualche cosa di concreto si sta facendo per fare in modo che l’area degradata “Campo Sorbo” venisse trasformato in un parco residenziale. In questa direzione l’esecutivo comunale, in precedenza, su proposta del dirigente l’ufficio tecnico territorio, Giancarlo D’Aco, ha approvato la progettazione esecutiva per i lavori di riqualificazione dell’area degradata detta “Campo Sorbo” sita alla periferia della città al confine con il comune di san Tammaro. L’importo dei lavori è stato quantificato in due milioni e 579 mila euro finanziati con somme provenienti da altri appalti ed in parte da risparmi sui mutui. In precedenza era stata affidata a tre professionisti la redazione dei piani di fattibilità per i progetti di riqualificazione del rione “Campo Sorbo” il più degradato e abbandonato della città del foro. Realizzato abusivamente negli anni settanta, il rione è privo di qualsivoglia infrastruttura e fino ad ora poco o niente è stato fatto per il suo recupero. In questa vicenda, che ha del surreale, si sta misurando l’amministrazione Mirra che sta cercando di portare avanti progetti per il recupero dell’area salvando così la vivibilità di almeno una sessantina di famiglie.

L’ufficio tecnico, infatti, ha proceduto all’assegnazione degli studi di fattibilità per tre progetti a tre professionisti per un importo complessivo di circa settanta mila euro con una economia di oltre trentamila euro rispetto alle somme impegnate. Lo studio di fattibilità per la realizzazione delle reti fognaria e idrica è stato affidato all’ingegnere Francesco Sbordone per una somma di 14.500 euro; per la riqualificazione sociale e culturale dell’area degradata con il progetto di fattibilità per la realizzazione di un centro polivalente con aree pubbliche ed attrezzate il professionista individuato è stato l’ingegnere Cesare Aiossa per la somma di 27.500, mentre all’architetto Sebastiano Nardiello è stato affidato il progetto preliminare per la realizzazione della rete stradale con una somma di 36.700 euro. Intanto, l’architetto Michele Punzo, è stato nominato quale responsabile unico del procedimento, per gli interventi a farsi, in fase preliminare. Lo ha deciso il dirigente l’ufficio comunale, Giancarlo D’Aco che ha provveduto a firmare quattro determinazioni per l’avvio degli studi di fattibilità da affidare ad altrettanti professionisti per il recupero della zona. Il tutto per una somma complessiva a disposizione di 110 mila euro finanziati con un residuo di un mutuo (circa 136 mila euro) utilizzato per altri interventi. Il primo affidamento riguarderà il piano di fattibilità relativo al “piano di sicurezza e coordinamento” per la riqualificazione sociale e culturale dell’area urbana degradata denominata Campo Sorbo per un importo di 9.000 euro. Un altro piano di fattibilità riguarda la realizzazione della “rete fognaria ed idrica” per un importo di circa 15 mila euro, poi, lo studio per la realizzazione della “rete stradale” circa 40 mila euro, quindi, il piano di fattibilità per la “rete della illuminazione pubblica, telefonica e dati” per una spesa di 16 mila euro ed infine, lo studio di fattibilità per la realizzazione di un “centro polifunzionale e aree pubbliche attrezzate”.