Medici amici del clan, svolta per la cognata del boss dopo 4 anni di reclusione

MARCIANISE. Svolta per Carmela Allegretta, 38enne cognata di Camillo Belforte, primogenito del boss ergastolo Domenico, quest’ultimo storico padrino dei Mazzacane.

Dopo quattro anni di reclusione Carmela Allegretta è di nuovo libera su decisione del tribunale di sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere: ha scontato 4 anni di reclusione, con uno sconto di pena di circa dodici mesi dopo una condanna per falso. Era già ai domiciliari, ora è libera senza alcuna misura.

La donna era finita nei guai per aver fatto pressioni sui medici ed era stata arrestata a inizio 2019 per scontare un definitivo: dopo sei mesi di detenzione il magistrato, accogliendo l’istanza dell’avvocato Musone, concesse alla Allegretta il regime di semilibertà, sostituendo il carcere agli arresti domiciliari. Ora ha terminato di scontare in anticipo la propria pena.

L’inchiesta

Era stata condannata, proprio insieme al cognato, per aver imposto a un medico dell’Asl di Marcianise il rilascio di cinque certificati (firmati dal gennaio al maggio 2005) e che attestavano false visite effettuate a Maria Buttone, moglie del capoclan Domenico, per patologie psichiatriche.

Nei guai era finito anche un medico recalese, che – secondo la Dda – si presentò nell’ufficio del collega accompagnato dalla stessa Carmela Allegretta, cognata di Camillo Belforte. Proprio il figlio del boss Mimì Mazzacane – secondo le indagini – aveva incaricato la sorella della moglie di ottenere i certificati medici per la madre, Maria Buttone, all’epoca dei fatti detenuta.

 

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