Jabil, operai licenziati in consiglio regionale: il confronto coi politici

Marcianise. Un gruppo di lavoratori del sito Jabil di Marcianise ha manifestato stamani a Napoli, al centro direzionale, all’esterno del palazzo del Consiglio regionale della Campania.

I dipendenti della multinazionale Usa protestano per la decisione dell’azienda, datata 23 settembre scorso, di dichiarare 190 esuberi. Una scelta che ha riacceso una vertenza che dura dal 2019, anno dal quale circa 250 dipendenti ha lasciato Jabil, in crisi produttiva. Dopo aver attuato scioperi e presidi in particolare alla prefettura di Caserta, i lavoratori si sono recati al Consiglio regionale, dove sono stati ricevuti dal presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero; c’era anche l’assessore regionale al lavoro e alle attività produttive Antonio Marchiello.

A Oliviero e Marchiello – spiega Mauro Musella, lavoratore Jabil nonché delegato Uilm – abbiamo chiesto di intercedere presso l’azienda affinchè ritiri la procedura di licenziamento collettivo per 190 addetti avviata a fine settembre; inoltre abbiamo chiesto anche che si attivino per un tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico”.

L’azione di protesta è stata realizzata in vista dell’importante riunione che si terrà il 17 ottobre prossimo alla sede di Confindustria Caserta, dove si incontreranno i sindacati e i vertici Jabil per proseguire il tavolo di confronto previsto dalle norme sui licenziamenti collettivi; il primo incontro del 29 settembre scorso non ha dato esito positivo, visto che ma la multinazionale dell’elettronica ha ribadito la volontà di ricorrere ai 190 licenziamenti.

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