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Sindaco ucciso, fratelli vogliono la verità: “Basta depistaggi e coperture”

 

 

Maddaloni/Casagiove/Pollica. I fratelli di Angelo Vassallo chiedono giustizia a quasi 11 anni dal delitto.

 

“Non conoscendo, per via del segreto investigativo, lo stato del procedimento delle indagini della Procura di Salerno sull’omicidio di nostro fratello, di concerto con il nostro legale Antonio Ingroia, abbiamo depositato un’istanza di impulso delle indagini o, qualora il procedimento in questione fosse stato archiviato, la riapertura delle indagini sui depistaggi e sulle coperture che hanno favorito gli assassini di nostro fratello”. Lo rendono noto Dario e Massimo Vassallo, fratelli di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica (sa) assassinato il 5 settembre del 2010.

“Ribadiamo – sottolineano – la nostra fiducia nella magistratura e siamo certi che la Procura farà di tutto perché la verità venga alla luce”. “Dopo più di dieci anni dal delitto di nostro fratello – concludono Dario e Massimo Vassallo – non siamo però più disposti ad aspettare ancora perché si abbiano Verità e Giustizia”.

Per il delitto finì sotto indagine l’ex carabiniere del nucleo investigativo di Castello di Cisterna Lazzaro Cioffi, residente a Casagiove e sposato con la chef maddalonese D’Albenzio.