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Polemiche sul video della lotta tra 2 gemelline incitate dai genitori a picchiarsi

Di 23 Marzo 2021Cronaca

Sta circolando sui social un video che mostra due bambine, che si è scoperto essere due gemelle, istigate da adulti e familiari, divertiti dalla scena, ad uno scontro fisico tirandosi i capelli a vicenda. Il filmato, denunciato pubblicamente tra gli altri dal conduttore radiofonico de La Radiazza Gianni Simioli e dal consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, ha destato lo sdegno degli utenti.

Successivamente è stato pubblicato un secondo video in cui le protagoniste, la mamma delle bambine e la loro nonna, che nel filmato precedente è colei che ha poi separato le gemelle, hanno cercato di giustificarsi dichiarando che “si trattava di uno scherzo”. La stessa giustificazione è stata fatta pervenire al Consigliere Regionale Borrelli da alcuni familiari dei protagonisti del filmato attraverso la linea WhatsApp messa a disposizione dei cittadini per segnalazioni e denunce.

Sulla vicenda è intervenuto anche lo psicoterapeuta e criminologo Gennaro Imperatore in diretta telefonica a La Radiazza: “È una società in decadenza, nulla più mi sorprende. Le istituzioni sono totalmente assenti nel tutelare e difendere quelli che rappresentano il nostro patrimonio futuro, i bambini ed i giovani. Davanti a scene del genere non si può restare impassibili, bisogna immediatamente levare la patria potestà a questi genitori senza neanche pensarci.”.

“Troppe volte, davvero troppe, abbiamo sentito dire: ‘era uno scherzo, era un gioco’. Non è una scusa assolutamente accettabile, ci mancherebbe che si fosse trattato di sadismo. Il punto è proprio questo, non si sa scherzare, non si conoscono i limiti, non si ha e non si impartisce educazione, questa piattaforma social sta diventando un ricettacolo di degrado culturale e di scempiaggini.  Allora poi non dovremmo meravigliarci se tanti ragazzini danno vita ad azioni assurde, criminali e scellerate, se questi sono gli adulti che li dovrebbero educare e da cui dovrebbero prender esempio c’è da preoccuparsi seriamente. Per questo occorre dar vita ad un massiccio intervento di rieducazione, a partire proprio dagli adulti. Non basta scusarsi, occorre dimostrare di potersi prendere cura in maniera responsabile dei propri figli. Abbiamo per questo segnalato la vicenda agli assistenti sociali che ora dovranno seguire questa famiglia e fare le proprie valutazioni.-” hanno commentato Borrelli e Simioli.