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Rapina nel mese del lockdown, i retroscena dell’arresto di Cioffi

Di 3 Luglio 2020Cronaca

 

Rapina nel mese del lockdown, i retroscena dell’arresto di Cioffi

LA NOTA DELLA PROCURA

Maddaloni. In data 2 luglio 2020, la Polizia di Stato, Sezione Anticrimine del Commissariato di Maddaloni ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta di questa Procura, nei confronti di Cioffi Luigi, cl. ’87 (persona gravata da numerosi precedenti penali), perché ritenuto gravemente indiziato del reato di rapina aggravata.

 

L’indagine, condotta dalla Polizia Giudiziaria del Commissariato di Maddaloni e diretta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, era originata dalla denuncia sporta dalla vittima nel marzo 2020, in cui riconosceva l’indagato quale autore della rapina subita. In particolare si accertava che nella prima decade del marzo c.a., in Maddaloni, l’indagato si avvicinava al denunciante e, minacciandolo con un coltello, si faceva consegnare il denaro in suo possesso, allontanandosi poi precipitosamente dal luogo della commissione del reato.

 

All’esito del riconoscimento, corroborato da ulteriori evidenze, venivano acquisiti chiari ed univoci indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, con conseguente richiesta e successiva applicazione della misura custodiale. Dopo gli atti di rito, il Cioffi Luigi veniva associato presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere a disposizione dell’A.G. competente.

 

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